La SS. Annunziata di Firenze 

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PACE SEMPRE ... NON SOLO A NATALE

24 dicembre 2015

 

Qoelet 3, 11: Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine.

 

 

È opinione comune universalmente riconosciuta che la pace si contrapponga alla discordia, alla guerra, al conflitto, all’odio e ad ogni degenerazione dei contrasti.

In senso cristiano è anche il dono di addio di Gesù ai discepoli (Vi lascio la mia pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore, Gv 14, 27).

Si differenzia qualitativamente e quantitativamente da quella procurata dal mondo: Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo (Gv 16, 33). Il termine tribolazione può avere come sinonimi malessere, dolore, pena, patimento, sofferenza, tormento, infelicità, miseria, angoscia, ansia, apprensione, preoccupazione, affanno, afflizione, travaglio …

La pace come dono divino non ha scansione temporale: proviene da Colui che è e che era. Così Apocalisse 1, 4-5: Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.

Un suo riferimento per San Paolo è Melchisedech … in prima, secondo la interpretazione del suo nome, è Re di giustizia, e poi anche Re di Salem, vale a dire Re di pace, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fin di vita, ma rassomigliato al Figliuol di Dio, questo Melchisedec rimane sacerdote in perpetuo (Ebrei 7, 2 ss).

La pace quindi è l’effetto dell’idea superiore di salvezza. È possibile solo se abbraccia ogni cosa. La sua affermazione è parallela a quelle relative sull’amore e sulla grazia. È esperienza fraterna che viene confermata dall’esortazione: "Abbiate pace tra voi, vivete in pace" (Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, Fil 2, 5) ed è anche la forza che pervade internamente il singolo individuo. In Marco 5, 34, Gesù rispose alla donna affetta da emorragia: Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male.

Può includere tutti i beni connessi: benessere, salute, prosperità, concordia, ma a questi beni si deve rinunciare se fanno ostacolo alla pace di Dio. Non c’è spazio per una pace falsa. Così in Luca 12: 51-53: Pensate voi che sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; perché, d'ora in avanti, cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre. Il padre sarà diviso contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la sua nuora e la nuora contro la sua suocera.

 

Scelti nella Bibbia:

 

Proverbi 12, 20 Amarezza è nel cuore di chi trama il male, gioia hanno i consiglieri di pace.

 

Sapienza 1-4: Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità.

 

Sapienza 14, 22, 25-26: … Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio; essi, pur vivendo in una grande guerra d'ignoranza, danno a sì grandi mali il nome di pace. … Tutto è una grande confusione: sangue e omicidio, furto e inganno, corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro; confusione dei buoni, ingratitudine per i favori, corruzione di anime, perversione sessuale, disordini matrimoniali, adulterio e dissolutezza.

 

Isaia 32, 17: Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza.

 

Matteo 5, 9: Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio (Beatitudini).

 

Romani 2, 9-10: Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco…

 

Tessalonicesi 5, 11-23: Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

 

Tra i Servi di Maria ebbe il dono della mitezza il beato Omobono da Bologna. Lo ricordano gli Annales (I, 272) e in epoca recente il p. Gabriele Roschini nel suo Giardino di Maria. Il beato Omobono nacque a Bologna nel 1295. In un’epoca in cui odio e litigi erano frequentissimi, si adoperò per estinguere l’uno e gli altri. Fu anche studioso e scrittore di opuscoli pieni di dottrina, per meditare la quale due o tre volte l’anno si ritirava per alcuni giorni nella sua stanzetta. Morì il 25 aprile 1335 e fu sepolto nella chiesa dei Servi di Bologna.

[P.I.M.]